La storia di Milano- 400ac - 1400

Mediolanum: i fasti della capitale imperiale

La storia e il nome stesso di Milano si legano da millenni a una posizione geografica molto favorevole, nel cuore di una pianura fertile e ben irrigata. Nel IV secolo avanti Cristo si stabilisce qui un insediamento di genti celtiche: a partire dal 222 avanti Cristo, quando i romani dilagano a nord del Po, il villaggio prende il nome di Mediolanum (“in mezzo alla pianura”), e progressivamente si trasforma in una cittadina di impianto urbanistico regolare e dalla sempre più positiva vita economica. L’affermazione di Milano come protagonista della storia e dell’arte occidentale avviene alle soglie del IV secolo d.C., quando l’imperatore Massimiano sceglie Mediolanum come residenza personale e sede imperiale romana (anno 286 dopo Cristo). L’infilata delle colonne corinzie davanti alla basilica di San Lorenzo è il più significativo resto della città imperiale, ma non mancano altri frammenti di sontuosi edifici. Notevole è la torre poligonale che anticamente faceva parte del Circo, e oggi inglobata nel rinnovato e gradevole percorso del Museo Archeologico.

L’editto emanato a Milano dall’imperatore Costantino nell’anno 313 conferisce piena legittimità al culto cristiano. L’edificio paleocristiano più spettacolare di Milano è la basilica di San Lorenzo Maggiore. Anticamente collegata al palazzo imperiale, la splendida chiesa a pianta centrale, circondata da una raggiera di cappelle (fra cui quella di Sant’Aquilino, decorata con meravigliosi mosaici), servirà da modello per le successive basiliche di San Vitale a Ravenna e di Santa Sofia a Costantinopoli, e poi ancora per la Cappella Palatina eretta da Carlo Magno ad Aquisgrana.

La produzione artistica milanese si giova della contemporanea presenza della esigente e sofisticata corte imperiale da un lato, e dall’altro di una crescente comunità di cristiani, raccolti intorno alla figura di sant’Ambrogio. Nella suggestiva area di scavi che si sviluppa sotto il sagrato del Duomo si riconosce il battistero fondato da sant’Ambrogio e da lui utilizzato nell’anno 387 per battezzare sant’Agostino. Ambrogio, proclamato Dottore della Chiesa e divenuto patrono di Milano, rimane attraverso i secoli il costante riferimento storico, morale, politico e spirituale per la città: va ricordato anche per la sua attività di animatore culturale, di poeta e musicista, di committente di opere di arte e di innovativi complessi di architettura.

Le basiliche fondate nel IV secolo da sant’Ambrogio, successivamente ristrutturate e ampliate, hanno un aspetto prevalentemente romanico: tuttavia, le affascinanti chiese di San Simpliciano e San Nazaro presentano consistenti parti delle strutture paleocristiane, mentre all’interno della basilica di Sant’Ambrogio rimane incastonato un gioiello, la cappella di San Vittore in ciel d’oro, rivestita da mosaici giustamente celebri.

A fronte di un contesto generale di progressiva difficoltà dell’arte classica, la produzione artistica milanese del IV secolo appare addirittura stupefacente. Nonostante la lontananza da cave di marmo statuario pregiato, la scultura tardoantica propone significativi capolavori, come il grandioso sarcofago “a porte di città”, utilizzato in età romanica come base per il pulpito della basilica di Sant’Ambrogio e il rarissimo ritratto dell’imperatrice bizantina Teodora (Museo del Castello Sforzesco).

L’aspetto più importante della produzione artistica milanese resta la lavorazione di oggetti preziosi. Nel Tesoro del Duomo, nei Musei del Castello Sforzesco e nella vicina Monza sono conservati diversi esempi di “dittici” in avorio del IV-V secolo, le coppie di placchette rettangolari utilizzate come legature per testi, finemente intagliate con vari temi: ritratti, scene allegoriche, cerimonie imperiali, ma anche scene della nuova religione cristiana.

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Il Medioevo e l’età romanica

Lo spostamento della sede imperiale a Ravenna (anno 402), il definitivo crollo dell’impero romano (476) e le successive ondate delle cosiddette “invasioni barbariche” creano nuovi assetti politici, amministrativi e sociali: Milano perde importanza rispetto ad altre città vicine e la produzione artistica conosce una pausa relativamente lunga.

Dal V al VII secolo anche Milano conosce la decadenza. Devastata e saccheggiata ripetutamente dai barbari, perde il rango di città principale della pianura padana: i re longobardi stabiliscono la capitale a Pavia, e altri centri vicini, come Monza e Brescia, crescono d’importanza. Persino i vescovi lasciano Milano, preferendo rimanere in esilio a Genova piuttosto che sottostare agli “eretici” Longobardi. Dell’epoca restano tuttavia interessanti oggetti preziosi in una apposita sezione del Museo Archeologico, mentre nei Musei del Castello Sforzesco sono conservati frammenti architettonici e sculture decorative.

La ripresa si avvia nell’età carolingia. Un simbolo sfolgorante è l’altare maggiore della basilica di Sant’Ambrogio, realizzato intorno all’anno 835 dall’orafo Vuolvinio: rivestito sui quattro lati da lastre in lamina d’oro e di argento dorato sbalzate, con inserti di smalti e pietre dure, è uno dei capolavori assoluti dell’oreficeria medievale europea, davvero uno dei tesori artistici più straordinari della città. Milano si conferma inoltre una delle “capitali” nella lavorazione dell’avorio, con placche destinate anche alla corte imperiale, mentre la combinazione fra oro, gemme, smalti (già caratteristica delle oreficerie dell’età barbarica) raggiunge gradi di inarrivabile raffinatezza nelle coperture di evangelari, come quello dell’arcivescovo Ariberto d’Intimiano, conservato nel tesoro del Duomo.

Ariberto d’Intimano, committente anche di un intenso Crocifisso in lamina bronzea conservato nel Museo del Duomo, è il personaggio storico che indirizza la storia di Milano come libero Comune medievale, punto di riferimento per le città della pianura padana, sempre più indipendente rispetto al controllo dell’imperatore germanico.

Milano è uno dei principali centri di sviluppo e dello stile romanico, che caratterizza l’architettura tra l’XI e il XIV secolo, determinando alcuni modelli (come la facciata “a capanna” o lo sviluppo in larghezza delle chiese) che verranno mantenuti anche negli stili successivi.

A partire dall’XI secolo, utilizzando come materiale di costruzione il caratteristico mattone dal colore rosso intenso, alternato al grigio della pietra, vengono rinnovate le grandi basiliche: le già citate San Nazaro e San Simpliciano, la grande e ricca Sant’Eustorgio, legata al culto delle reliquie dei re Magi, la raffinata San Celso e soprattutto Sant’Ambrogio, preceduta da un robusto porticato che forma quasi una piazza. La basilica del patrono è il principale modello del romanico lombardo, con l’inconfondibile facciata “a capanna”, affiancata da due campanili, e l’interno a tre navate caratterizzato da forti pilastri a forma di croce  che scandiscono solenni arcate sovrastate dalle logge del matroneo. Il ritmo solenne dell’architettura riprende la memoria delle costruzioni romane: frammenti architettonici antichi vengono simbolicamente reimpiegati, a cominciare dalle quattro colonne di porfido rosso che sostengono il baldacchino sull’altar maggiore.

Lo stile robusto, corposo e concreto dell’età romanica si esprime soprattutto nella ricostruzione delle antiche basiliche paleocristiane fondate da sant’Ambrogio, alle quali si aggiungono altre importanti chiese e più in generale in una rinnovata energia nelle più diverse creazioni artistiche, dai grandi cicli di affreschi fino alle pagine miniate dei codici. La forza espressiva e la capacità di proporre intense sintesi figurative dello stile romanico si manifesta inoltre efficacemente nella scultura in pietra.

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Il libero Comune

Nel corso del XII secolo Milano, ormai tornata a essere una delle città più popolose e attive d’Europa e si propone come punto di riferimento socio-economico per buona parte dell’Italia settentrionale.
Fulcro architettonico della vita civile della città era il Broletto, il Palazzo della Ragione, eretto al centro di Piazza Mercanti: uno scenario che forma tuttora l’ultimo angolo urbanistico medievale nel cuore della città.

Il Comune rivendica una sempre maggiore autonomia rispetto all’impero germanico: ne nasce un periodo di guerre, che vede in un primo tempo Milano assediata e sconfitta dall’imperatore Federico Barbarossa, ma in seguito vittoriosa in campo aperto, alla testa delle città lombarde, nella epica battaglia di Legnano (1176). Le lotte contro il Barbarossa sono evocate dai bassorilievi romanici che un tempo ornavano Porta Romana e oggi si ammirano nei Musei del castello Sforzesco

Da questo momento, prima come “libero comune”, e poi come capitale di un ambizioso ducato, Milano conoscerà più di tre secoli di autonomia politica e di fioritura architettonica e artistica. Una importante testimonianza letteraria sull’aspetto, le caratteristiche sociali e l’economia della città medievale è lo scritto di Bonvesin de la Riva, un frate vissuto nel XIII secolo, che ha lasciato un’ampia e vivace descrizione delle “Meraviglie di Milano”.

Nella fertile campagna circostante la città, tra il XII e il XIV secolo prende corpo una corona di abbazie, create da diversi ordini monastici: le più vicine alla città sono la splendida Chiaravalle, esemplare e ben conservato complesso cistercense, sormontata dalla inconfondibile torre a più piano;  non lontano è Viboldone, la cui chiesa conserva importantissimi affreschi trecenteschi. Un tempo fattoria –modello dell’ordine degli Umiliati è la poetica Mirasole, mentre la certosa di Garegnano, a nord dellla città, è stata quasi interamente ristrutturata e decorata nel tardo Rinascimento. Un po’ più lontano, nella campagna, è l’intatta abbazia di Morimondo, sempre legata all’ordine cistercense.

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La signoria dei Visconti: nasce il Duomo

Nell’anno 1277, sconfiggendo in una battaglia la famiglia rivale dei Torriani, i Visconti si affermano come signori di Milano. Grazie alle abili mosse politico-militari e alla rete di alleanze stretta grazie a ben studiati legami matrimoniali con altre casate italiane ed europee, i Visconti fanno di Milano la capitale di uno Stato ricco e invidiato. Trionfa lo stile gotico, che era stato introdotto a Milano dai cistercensi.

I Visconti stabiliscono la loro residenza in pieno centro della città, nel grande palazzo chiamato “Corte Vecchia”: più volte trasformato nel corso dei secoli, è l’attuale Palazzo Reale. Qualche resto della costruzione gotica si riconosce tuttora all’esterno, sul retro, dove spicca il bellissimo campanile ottagonale della cappella di San Gottardo in Corte. Azzone Visconti, intorno al 1330, promuove il dialogo tra la cultura artistica milanese e quella toscana. La pittura milanese del Trecento mostra la ripresa dei modelli giotteschi in vari cicli affreschi religiosi (Crocifissione nella chiesa di San Gottardo, affreschi nell’abbazia di Viboldone), la scultura registra l’interessantissimo incontro fra il pisano Giovanni di Balduccio e la vivace scuola locale dei lapicidi originari dei laghi di Lugano e di Como, tra i quali emergono i Maestri Campionesi. Dalla collaborazione tra lo scultore toscano e la tradizione lombarda scaturisce un capolavoro emozionante come l’Arca di San Pietro Martire, grandioso sarcofago marmoreo conservato nella Cappella Portinari, dietro la basilica di Sant’Eustorgio. Sempre alla stessa équipe risale un significativo intervento di arredo urbano, la realizzazione dei tabernacoli gotici con gruppi di statue anticamente sulle porte della città. Ritorna il tema antico, risalente ai tempi di Ambrogio, di Milano come città “santa”: ogni ingresso veniva “consacrato” dalla presenza della Madonna col Bambino, affiancata sempre da sant’Ambrogio, in atto di donarle simbolicamente la città di Milano, e da una piccola corte formata da angeli e da altri santi. Il più importante tra i Maestri Campionesi, Bonino da Campione è l’autore dell’imponente Mausoleo di Bernabò Visconti, oggi nel Castello Sforzesco.

La presenza a Milano del grande poeta e bibliofilo Francesco Petrarca stimola presso la corte viscontea il gusto per la collezione e la commissione di libri, spesso preziosamente decorati con miniature. L’illustrazione dei codici più diversi, dai libri sacri ai registri sociali, dai romanzi cavallereschi agli statuti di enti e associazioni, diventa una precisa gloria dell’arte milanese, che nonostante la dispersione dell’eccezionale biblioteca ducale è tuttora ben documentata in diverse raccolte storiche della città, fra le quali spicca per importanza la Biblioteca Trivulziana, all’interno del castello Sforzesco.

Il vero grande segno lasciato dai Visconti a Milano resta tuttavia la fondazione del Duomo. Monumento davvero unico nel panorama del gotico europeo, la nuova cattedrale nasce per volere del duca Gian Galeazzo Visconti, ed è la diretta espressione del respiro internazionale assunto dallo Stato milanese. Il cantiere del Duomo, aperto nel 1386, comprende architetti e maestranze di diverse nazioni, impegnati nella realizzazione di una “regia” unificante per un edificio impostato per diventare una delle più grandi chiese della cristianità. Chiaramente distinto dal contesto cittadino grazie all’uso esclusivo di un prezioso marmo grigio-rosa proveniente dal Lago Maggiore e trasportato fino a Milano lungo la rete di fiumi e navigli, il Duomo prende avvio dalla parte absidale, e a poco a poco “assorbe” precedenti chiese più antiche: durante l’epoca ducale viene completata la parte principale, con il coro, il deambulatorio, l’altissimo tiburio ottagonale, le due sacrestie e i transetti. Nei secoli successivi verranno via via realizzate le navate e, all’esterno, la foresta di guglie che è oggi l’aspetto più caratteristico. L’immensa “fabbrica” troverà conclusione solo nel XIX secolo, con il completamento della facciata, pur mantenendo sempre fedelmente le linee gotiche.

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42 - Costruzione prima cinta muraria

Costruzione della prima cinta muraria, ovvero delle cosiddette mura repubblicane.Le tracce di questa cinta sono tuttora ben leggibili nell’impianto urbanistico di Milano.

49 - Milano – Municipium romanorum

Con la lex Iulia viene concessa la cittadinanza romana a tutta la Gallia Cisalpina e Milano, dunque, per l’importanza e l’autonomia amministrativa, fu detta municipium civium Romanorum.

222 - I romani a Milano

I Romani, durante la campagna di conquista della Gallia Cisalpina, assediano e conquistano Milano, a scapito a scapito delle tribù celtiche insubri, che fondarono secoli prima questo centro abitato. In seguito i due consoli celebrarono il trionfo sugli Insubri e sui Germani dedicando un tempio alla dea Virtus.

274-337 - Costantino

Nato nei Balcani, nei pressi dell’odierna città di Nis in Serbia, Costantino è stato proclamato imperatore romano nell’anno 306, mentre si trovava in Britannia, a Eburacum, l’attuale York; la sua residenza preferita era la tedesca Treviri (dove è nato sant’Ambrogio), il suo documento ufficiale più famoso è l’editto proclamato a Milano, ma il suo nome si lega soprattutto alla nuova …

286-402 - Milano Capitale dell’impero romano d’Occidente

Milano diventa capitale dell’Impero Romano d’Occidente per volere di Massimiano Augusto: Mediolanum, infatti, da città provinciale dedita a vivaci attività produttive locali, divenne capitale imperiale dove, poco alla volta, ricchissime famiglie legate alla corte, consumatrici di merci di pregio importate, finirono per distruggere la precedente economia. L’imperatore diede, così, a Milano l’occasione di diventare una città di notevole splendore.

313 - Editto di Milano

L’imperatore Costantino proclama la libertà di culto con l’Editto di Milano. Tale accordo, sottoscritto nel febbraio 313 dai due Augusti dell’impero romano, Costantino per l’Occidente e Licinio per l’Oriente, aveva come obiettivo una politica religiosa comune alle due parti dell’impero. Le conseguenze dell’editto per la vita religiosa nell’impero romano sono tali da farne una data fondamentale nella storia dell’Occidente: oltre a riconoscere la libertà di culto, l’editto di …

374-397 - Ambrogio vescovo di Milano

Il 7 dicembre, Ambrogio viene consacrato vescovo di Milano. Ambrogio prese molto sul serio il suo ruolo e si dedicò ad approfonditi studi biblici e teologici. Durante il suo incarico, fece inoltre costruire varie basiliche, di cui quattro ai lati della città, quasi a formare un quadrato protettivo: oggi, corrispondono alle attuali basilica di San Nazaro, alla basilica di San Simpliciano, alla basilica di Sant’Ambrogio e …

388-386 - Insediamento celtico

Il centro di Milano ha un cuore celtico che pochissimi conoscono. Lo si può ancora vedere nei tracciati stradali attorno a Palazzo Marino e al Teatro della Scala. Il “cuore” era Piazza della Scala e il perimetro lo si riscontra nella forma circolare creata dalle vie circostanti: Via Gerolamo Morone, Via Andegari, Via Arrigo Boito, Via Clerici, Via San Protaso …

402-526 - Ravenna capitale imperiale

I barbari varcano le Alpi e la capitale dell’Impero Romano d’Occidente viene trasferita a Ravenna. Le sue paludi la rendevano inespugnabile: il Po assicurava le comunicazioni; il porto di Classe, a pochi chilometri dal centro, assicurava in caso di emergenza una via di fuga. La città divenne così centro del potere politico fino alla caduta dell’Impero di Roma (476), portando Milano verso …

493 - I Goti in Italia

L’Italia passa nelle mani dei Goti di Teodorico. La conquista dell’Italia da parte di Teodorico fu una delle guerre più decisive della storia dei regni romano-barbarici, poiché decise il distacco definitivo dell’Italia dall’Impero romano d’Oriente e perché vide la nascita del Regno ostrogoto d’Italia (ufficialmente Regnum Italiae). Questo regno romano-barbarico sopravvisse fino al 553, al termine della guerra gotica, quando gli ultimi Goti vennero sconfitti dall’Impero romano d’Oriente, di cui …

568 - I Longobardi nell’Italia del Nord

Alboino, re dei Longobardi, si insedia nell’Italia settentrionale con tutta la sua gente. Milano diventa capitale di uno dei 36 ducati in cui è diviso il territorio e rifiorisce.

768 - Regno di Carlo Magno

Inizio del regno di Carlo Magno. Sconfitto l’ultimo re longobardo Desiderio, Carlo Magno diventa re dei Franchi e dei Longobardi. Milano entra a far parte del Sacro Romano Impero, acquisendo progressivamente un rango autonomo di Libero Comune.

814 - Carlo Magno muore

Mentre sembrava che l’impero stesse fallendo per via della debolezza centrale e dell’arroganza dell’aristocrazia franca, Carlo morì il 28 gennaio 814 nel suo palazzo di Aquisgrana, nella cui cattedrale venne seppellito immediatamente. Secondo il biografo Eginardo, nell’iscrizione in latino sulla tomba di Carlo comparve l’appellativo “magnus”, aggettivo che poi entrò a far parte del suo nome.

842 - Altare d’oro – Basilica di Sant’Ambrogio

La basilica dedicata a sant’Ambrogio è la chiesa più amata dai milanesi. Fondata dall’energico patrono della città sull’aera di un cimitero paleocristiano, è stata più volte ampliata, fino a diventare uno degli esempi migliori del poderoso stile romanico “lombardo”. L’atrio ad arcate, i due campanili, la solennità mistica dell’architettura, il corredo prestigioso di mosaici, sculture e dipinti fanno di Sant’Ambrogio …

1151 - Costruzione del futuro Naviglio Grande

Si bonificano le acque provenienti dal Ticino e inizia costruzione del primo canale navigabile del mondo moderno, il Ticinello, futuro Naviglio Grande.

1152 - Federico “Barbarossa” imperatore

Federico “il Barbarossa” diventa imperatore del Sacro Romano Impero. Milano è al culmine del suo splendore.Dopo un lungo assedio La città si arrende all’imperatore, che distrugge le nuove mura, le torri e i palazzi.

1176 - Barbarossa sconfitto a Legnano

Battaglia di Legnano: la Lega Lombarda sconfigge il Barbarossa. l’esito della battaglia è tale che qualche anno più tardi, nella pace di Costanza (25 giugno 1183), l’imperatore riconosce la Lega Lombarda, dando concessioni amministrative, politiche e giudiziarie ai comuni e ponendo ufficialmente fine al suo tentativo di egemonizzare l’Italia Settentrionale.

1265 - 1321 - Nasce Dante Alighieri

Tra il 22 maggio e il 13 giugno, a Firenze, nasce Dante Alighieri, padre della lingua italiana, autore della “Divina Commedia”, la più grande opera scritta in italiano e uno dei più grandi capolavori della letteratura mondiale.

1266 - Censimento a Milano

Primo censimento della popolazione: a Milano risultano presenti 19.000 famiglie. I censimenti servivano anche per valutare la classe sociale di appartenenza, il ruolo nell’organizzazione militare o politica e ovviamente la quantità di tasse dovute.

1273 - Ambrogino d’oro

Si batte alla zecca di Milano l’ambrogino d’oro in concorrenza col fiorino e il ducato di Venezia. Portava l’immagine di san Gervasio e san Protasio. Oltre all’ambrosino furono coniati anche il Mezzo ambrosino. Al dritto era rappresentato Sant’Ambrogio e al rovescio la lettera M in stile gotico.
 Un altro ambrosino d’oro fu emesso anche durante la Repubblica Ambrosiana del 1447-1450.

1294 - Milano viscontea

Inizia il periodo della signoria viscontea. Milano diventa Vicariato Imperiale e Matteo Visconti è nominato vicario imperiale. I Visconti furono signori di Milano dal 1277 al 1395, anno in cui il sovrano del Sacro Romano Impero Venceslao di Lussemburgo conferirà a Gian Galeazzo Visconti il titolo di Duca di Milano, nonché vicario imperiale.

1295 - Marco Polo “Pubblica “il Milione”

Marco Polo pubblica “Il Milione”. Considerato un capolavoro della letteratura di viaggio, nonché un’enciclopedia geografica e un trattato storico-geografico, il Milione è il resoconto dei viaggi in Asia di Marco Polo, intrapresi assieme al padre Niccolò Polo e allo zio paterno Matteo Polo, mercanti e viaggiatori veneziani, tra il 1271 e il 1295, e le sue esperienze alla corte di Kublai Khan, il più grande sovrano orientale dell’epoca, del …

1299 - Completamento della nuova cerchia muraria

Completamento della nuova cerchia muraria, con 6 porte fortificate (Porta Orientale, Porta Romana, Porta Ticinese, Porta Vercellina, Porta Comasina e Porta Nuova) e numerose porte minori (pusterle); Milano, estesa per 280 ettari, è la più grande citta italiana con 80-100.000 abitanti.

1339 - Arca di San Pietro Martire, Sant’Eustorgio

Costruita dietro l’abside dell’insigne e austera basilica di Sant’Eustorgio, la Cappella Portinari si affaccia sul verde del parco delle Basiliche; l’interno si raggiunge attraverso un percorso autonomo, affacciato sul primo chiostro e sulla sagrestia monumentale. Realizzata intorno al 1468, è il gioiello del Quattrocento a Milano, un Rinascimento che sta appena spuntando sotto la dinastia degli Sforza. Le forme nitide …

1359 - Naviglio Pavese e Castello

Inizia la costruzione del Naviglio Pavese. Galeazzo II Visconti fa costruire il Castello “di porta Giovia”, primo nucleo dell’attuale Castello Sforzesco.

1386 - Duomo: posata la prima pietra

La gotica mole di marmo ha origine il 15 marzo 1386, ma da allora a oggi i lavori di costruzione, decorazione, restauro non sono mai stati conclusi. Sulla cattedrale, che conta 3000 statue e 135 guglie, vigila la dorata “Madonnina”, posta sulla sommità della guglia maggiore, a 112 metri di altezza. Molte delle statue originali, insieme ad altri tesori d’arte …

1387 - Istituita la Fabbrica del Duomo

Il 7 maggio viene istituita la Fabbrica del Duomo. In ottobre Gian Galeazzo Visconti assegna alla costruzione del Duomo le cave di Candoglia a Mergozzo (Verbania). Dal XV al XIX sec. questo marmo sarà utilizzato per adornare chiese, certose, palazzi signorili, monumenti funebri in tutta l’area piemontese e lombarda. Lo troviamo nella Certosa e nel Duomo di Pavia, nell’Arco della …

1395 - Gian Galeazzo Visconti duca di Milano

il 5 Settembre del 1395 Gian Galeazzo Visconti viene consacrato duca nella Basilica di Sant’Ambrogio. Con Gian Galeazzo, lo Stato Visconteo raggiunse la sua massima estensione: tra il 1387 e il 1389 furono, infatti, conquistate Verona, Vicenza, Feltre, Belluno e, temporaneamente, Padova, mentre tra il 1399 e il 1402 il signore estese il suo controllo a Pisa, Siena, Perugia, Assisi e Bologna. Ma soprattutto, richiamandosi al sogno regio del padre, Gian Galeazzo riuscì a trasformare i Visconti …